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Commenti al testo di Amina Narimi
Nel peso di una vita la dolcezza
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Lorenzo Mullon
- 16/12/2013 18:11:00
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Ritorno adesso da una camminata di otto ore nei boschi, e mi sono chiesto anchio qual è la preghiera degli alberi... penso sia la connessione, semplicemente essere in comunione col tutto, nientaltro
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Amina
- 16/12/2013 15:28:00
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Adielle catturano gli occhi le tue parole dove la Vita ci aspetta sempre per ricominciare a sognare lo stesso sogno, lo stesso canto insieme
Sì, Cristina quellusignolo cantava " narimi"... rimani
Grazie amicomioFranco, sono davvero stelle fitte i brillii di quella fiamma in casa e lasciano salire lo stesso canto lungo il camino, per i muri delle stanze, per la vita che setaccia con dolcezza ogni dolore sespande in casa una preghiera
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Franco
- 16/12/2013 12:29:00
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E vero anche che ognuno legge sè stesso. Così l uccellino sulla punta del cielo di Cristina diventa mia madre.. che me lo ripeteva spesso "vorrei essere un uccellino, per vedere dove va un girovago", e adesso è ogni pettirosso o rondine o capinera che incrocio. Le lenticchie messe a germinare diventano una stufa a legna, un focolare e una fiamma viva, calda.. antichi muri e un cielo di stelle nella credenza. E poi cè quella preghiera.. che muoia il dolore, per far spazio alla dolcezza... davvero bella.
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Cristina Bizzarri
- 16/12/2013 07:00:00
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Tra quei rami si affaccia sulla punta del cielo un uccellino - si sporge oltre il mattino, oltre la notte, nella sera - canta una voce che non so, ma che mi dice "oltre il dolore io mi sporgo, e del dolore sono gioiosa tessitura, questo è il canto".
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Adielle
- 16/12/2013 01:36:00
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Amina, così bella, troppo bella da far male, anche se non pretendo di aver compreso tutto, tuttaltro, ho le lacrime agli occhi e non mi vergogno a dirlo: uno di quegli incontri da cui ricominciare. Ciao un abbraccio forte.
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